Riscaldamento centralizzato, le regole per i condomini

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In casa tua c’è il riscaldamento centralizzato? Se ti sei appena trasferito o hai da poco modificato il tuo impianto, è bene fare un ripasso delle regole da rispettare in condominio. 

Prima di tutto, cosa significa avere il riscaldamento centralizzato? Significa che gli strumenti generali dell’impianto come la caldaia e le tubature sono di proprietà del condominio ed erogano il calore, secondo regole stabilite, a tutti gli appartamenti che lo compongono. Dal 2016 però direttiva europea (2012/27/EU) ha costretto anche chi ha il riscaldamento centralizzato a installare delle valvole termostatiche nei singoli appartamenti. In questo modo, il singolo individuo o nucleo familiare può accendere e spegnere i propri termosifoni, all’interno delle regole nazionali. 

Come funziona il riscaldamento centralizzato?

Gli attuali sistemi permettono, anche con il riscaldamento centralizzato, di avere una certa autonomia tra le mura del proprio appartamento. Dato l’obbligo delle valvole termostatiche, ogni condomino può scegliere il tipo di termosifone che preferisce e quanti ne vuole installare in casa, purché siano compatibili con il sistema centrale. 

In linea di massima, poi, l’amministratore di condominio o l’assemblea condominiale stabilisce dei criteri per tenere i termosifoni accesi o spenti, in quali giorni, in quali fasce orarie e a quanti gradi. Il tutto deve rientrare nelle regole per l’accensione dei termosifoni, che nel 2022 sono particolarmente rigide a causa della crisi energetica. Ogni condominio potrà stabilire le proprie norme, infatti, all’interno delle regole della sua fascia, determinata dalla collocazione geografica. 

Nel singolo appartamento i termosifoni possono stare spenti un po’ di più oppure raggiungere una temperatura meno elevata rispetto a ciò che è stato stabilito per il riscaldamento centralizzato. Anche il contrario è possibile (accendere il riscaldamento più a lungo o a una temperatura più alta), ma solo all’interno delle regole della propria fascia e a patto di pagare una bolletta più salata. 

Cosa comporta avere questo tipo di riscaldamento

Quando si costruisce un nuovo condominio oppure si modifica l’impianto già esistente, è importante per tutti i condomini capire cosa comporta avere un sistema centralizzato. Ecco alcune cose da tenere a mente. 

  1. Il riscaldamento centralizzato è compreso nelle spese condominiali?

Questo dipende dal regolamento del singolo condominio. Può essere pagato a parte mese per mese oppure inserito come forfait nelle spese condominiali, per poi fare un conguaglio alla fine di ogni semestre o di ogni anno. 

  1. Orari del riscaldamento centralizzato: chi li stabilisce?

Come abbiamo detto, è l’amministratore insieme all’assemblea a stabilire gli orari di accensione e spegnimento dei termosifoni che devono rispettare le regole della fascia geografica in cui si trova lo stabile. Sempre rispettando queste regole, il singolo appartamento può allungare o ridurre l’orario, con conseguente maggiore o minore dispendio di energia. 

  1. Riscaldamento centralizzato, costi e come si suddividono

Questa è forse la matassa più complessa da diramare: come si dividono i costi in un condominio con riscaldamento centralizzato? Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni sono da suddividere equamente tra tutti i condomini. Questo comprende il controllo caldaia e la sua manutenzione, la sostituzione della caldaia o di uno dei suoi elementi quando è necessario, la manutenzione delle tubazioni. Il costo delle bollette invece andrà calcolato attraverso il contacalorie che si trova su ogni termosifone. Per questo è stato introdotto per legge l’obbligo di averlo in ogni unità immobiliare. 

Cosa fare se non mi piace il riscaldamento centralizzato?

Hai scoperto come funziona il riscaldamento centralizzato, come si suddividono le spese e quali potrebbero essere i costi. Se a questo punto non sei d’accordo con gli altri condomini o pensi di poter risparmiare con un sistema autonomo, puoi fare richiesta di staccarti dall’impianto centralizzato. La tua richiesta sarà accolta o con l’unanimità dell’assemblea condominiale oppure, anche se non raggiungi l’unanimità, se hai le prove che il riscaldamento centralizzato abbia provocato un aumento insostenibile delle tue spese. A quel punto, potrai scegliere l’installazione di una caldaia che copra solo la tua abitazione.

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